giovedì 12 luglio 2007

Julian Schnabel "Paintings 1978-2006"

Il nostro grande papà psichedelico Schnabel, recente vincitore della Palma d'Oro a Cannes per il film "Lo scafandro e la farfalla" come miglior regia, è da sempre stato restio a qualsiasi tipo di abbigliamento formale, di abito civile: nonostante le sue tele siano valutate più di quelle di Pollock o Warhol, Julian si è presentato all'inaugurazione della rerospettiva romana a Palazzo Venezia, davanti al cospetto di Veltroni, con indosso l'accappatoio e le mollette in testa, le pinze in stile "casalinga disperata".All'interno dell'esposizione troviamo una ventina di opere di formato monumentale, in stile neoespressionista, realizzate con materiali diversi (legno, colla, vernici, cartone...), inoltre fondali per il teatro Kabuki e ritratti religiosi su collages di piatti frantumati e incollati su armature lignee.L'effetto è di imponenza, di disperata vitalità, di una spiritualità quasi aggressiva.Non v'è però traccia delle opere di scultura presenti nei manifesti che pubblicizzavano la mostra per la città, coerentemente col fatto che questa prende in considerazione il percorso pittorico dell'artista, i paintings appunto; ma le opere esposte sono poche e sembrano perdersi, nonostante la loro monumentalità, nelle grandi sale affrescate del Palazzo.

Cri

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